La fede e la celebrazione della Pasqua ai tempi del Coronavirus

 

Quest’ultima cancella la pena temporale, che solitamente si ottiene alla fine della Confessione sacramentale. È fuor di dubbio che nessuno di noi può recarsi momentaneamente in chiesa ed è proprio per questo che il Papa invita tutti, e non solo i malati, a confessare i propri peccati nella preghiera.

 

Quindi cosa vuol dire una “Pasqua a porte chiuse”? Ebbene se da un lato siamo invitati a festeggiarla nell’intimità della famiglia più prossima, dall’altro non significa che dobbiamo rinunciare alle abitudini già consolidate. I fedeli potranno quindi seguire i riti in diretta streaming, ottenendo comunque il perdono dei peccati, mentre i grandi pranzi di Pasqua o le grigliate per Pasquetta non devono certo essere cancellate. 

 

I supermercati sono già più che riforniti di prodotti pasquali, tra quali le classiche uova di cioccolato e le colombe, mentre tanti produttori artigianali muovono i primi passi nel mondo digitale, promovendo la consegna a domicilio. 

 

E se ti manca il contatto diretto con i famigliari, ti consigliamo di effettuare delle chiamate di gruppo, in cui poter conversare e celebrare come se nulla fosse.