La distribuzione dei buoni spesa: boom di domande per i comuni italiani

 

Ancor di più, i soggetti interessati non devono avere a propria disposizione o nel conto bancario alla data del 31 marzo, una somma superiore ai 10mila euro (5000 per singola persona). Importantissime anche le rendite, ovvero i contributi o gli sussidi, che non devono superare i 600 euro al mese.

Il comune di San Lazzaro ha messo limitazioni anche per somme che possono essere ricevute, 150 euro per persona e un massimo di 600 euro per nuclei famigliari composti da 6 o più persone. A Roma vi è stato il boom di domande fin dai primissimi giorni, con oltre 20mila richieste per ottenere le agevolazioni. 

A tal proposito, oltre alla richiesta da effettuare via autocertificazione da spedire via email o PEC, anche le edicole possono detenere i moduli ed aiutare i cittadini nella compilazione. Agrate Conturbia ha predisposto persino un numero WhatsApp a cui inviare il foglio con i propri dati.

Anche l’accesso ai supermercati è differenziato in base ai comuni di residenza. Molti hanno scelto di avvisare tutti i punti vendita del territorio, quali sono i beneficiari del servizio e la somma spendibile che spetta a loro. È stato quindi messo a disposizione un elenco pubblico, permettendo cosi ai beneficiari di andare a fare la spesa segnalando poi le proprie generalità.