Il nuovo decreto per le imprese: i 400 miliardi contro il coronavirus

 

Un prima boccata d’aria viene data anche grazie al rinvio delle scadenze fiscali previste per quest’anno, permettendo così alle imprese danneggiati dalla pandemia di non dover sostenere ulteriori spese. Ma cosa dice nello specifico il nuovo decreto? Ebbene il suo testo è suddiviso in 5 grandi parti:

  • 200 miliardi sono da destinare alle banche, in modo che rilascino finanziamenti alle imprese sotto qualsiasi forma. Il procedimento sarà effettuato attraverso la società SACE Simest appartenente al gruppo Cassa Depositi e Prestiti. Le aziende dovranno chiaramente adempiere ad alcune condizioni e vi sarà una distribuzione per scaglioni che distingue tra coloro che hanno meno di 5000 dipendenti e quelle con più di 5000. Particolare attenzione è prestata anche al fatturato delle attività, tutelando anche l’export e i produttori di beni che rappresentano l’eccellenza italiana all’estero.

  • Viene prestata particolare attenzione anche alla continuità delle aziende, con nuovi criteri per la redazione del bilancio in vista dell’emergenza attuale e rimuovendo lo scioglimento societario a causa della diminuzione del capitale. È stata modificata anche la disciplina del fallimento, prevedendo misure che fanno valere questo periodo di crisi ai creditori.

  • Vi sono state fatte modifiche per quanto riguarda obblighi di trasparenza e il potenziamento dei settori di rilevanza strategica. Assume un ruolo di vitale importanza il golden power, con possibilità per il Governo di avviare d’ufficio il procedimento per l’inottemperanza degli obblighi di notifica ed infine, l’estensione dei poteri speciali anche per le operazioni effettuate in Europa.