Coronavirus, la fase 2: le tappe anticipate per la riapertura dell’Italia

 

Considerato il grande rischio di crollo economico del paese, l’intenzione è quella di prendere tutte le precauzioni necessarie e prolungare la quarantena, ma con due premesse. Dal 14 aprile ci saranno le prime riaperture di alcune aziende e se il numero di contagi continua a scendere, ci si potrà muovere verso le libere uscite e gli spostamenti.

 

 

Le primissime attività ad aprire sono quelle appartenenti al settore manufatturiero, all’edilizia, il commercio e la meccanica. Si tratta infatti di coloro che non rientranti nelle attività essenziali, hanno dovuto bloccare la propria produttività. Anche in questo caso però, le strutture dovranno rispettare rigidi obblighi sanitari e di sicurezza, con distribuzione di mascherine e il mantenimento della distanza tra lavoratori.

 

Studiando poi le statistiche e tenendo d’occhio l’andatura della curva di contagio, si potrà valutare l’apertura progressiva anche di altre attività incluse nel codice Ateco. Rimane consigliato lo smart working negli uffici, soprattutto se non intacca in alcun modo la propria produttività.