Troppi decessi per coronavirus a New York: la fossa comune a Hart Island

 

 

I corpi vengono depositati all’interno di bare di pino, con il proprio nome inciso sopra e la fossa viene ampliata con l’aiuto di macchine scavatrici. Questo tipo di organizzazione, del tutto atipico è dovuto anche al gran numero di senza tetto presenti sulle strade di New York.

L’avvertimento che fa tremar è che se il numero dei decessi non dovesse scendere, l’isola potrebbe essere utilizzata anche come luogo di sepoltura temporanea. Le strutture presenti la hanno circa 900 posti, che potrebbero quindi essere riempiti anche da coloro che hanno famigliari desiderosi a prendersene cura. 

 

 

La crisi è stata gestita anche grazie ai camion frigo, mandati in giro per la città e parcheggiati accanto agli ospedali. Uno solo di essi è in grado di custodire 400 corpi, che poi possono essere trasportati sull’isola, qualora l’obitorio non dovesse più avere spazio. 

La città non era per niente preparata a un numero così grande di contagi e decessi e accanto al collasso degli ospedali vi è anche quello delle pompe funebri. Le salme però sono state registrate in un database online, in cui viene riportata la loro posizione esatta, come anche le credenziali e le informazioni note al momento della morte. 

Ciò significa che potranno essere successivamente dissotterrati ed affidati a cari e pompe funebri che gestiranno i funerali. Ancor di più, non è prevista alcuna tassa per lo spostamento, ma le famiglie dovranno attendere che la pandemia sia passata per poterlo fare.