Queste tipologie di test, oltre ad essere molto facili da eseguire anche privatamente, ci permettono di evidenziare il numero effettivo di soggetti infetti. Potrebbe quindi eseguirsi una mappatura sul territorio, in base all’età, al sesso e all’eventuale sviluppo di sintomi più o meno gravi.
In più, grazie agli studi eseguiti sul sangue di coloro che sono già guariti, potrebbero essere effettuati studi scientifici improntanti alla ricerca di un vaccino efficace. Dobbiamo però specificare che entrambe le tipologie di test, non sono immuni ai falsi positivi.
Potrebbero infatti riscontrarsi positività in soggetti che in realtà sono sani, ecco perché i test sierologici sono messi al confronto con i test effettuati con il tampone. Per concludere, ti consigliamo di affidarti sempre alle indicazioni del tuo medico curante e di recarti ad effettuare questi test soltanto quando presenti o sai di aver avuto i sintomi tipici del coronavirus come: febbre persistente, stanchezza cronica e tosse secca.