Covid-19: la testimonianza di chi ha sconfitto il virus

 

Lorenza di 75 anni diventerà per la seconda volta nonna, dopo aver contratto il virus in uni dei 2 hotel ad Alassio. Essa descrive i momenti passati in ospedale come attimi di incertezza, in cui ha pregato tanto e ha ringraziato per l’attenzione degli infermieri e dei medici. 

Vi sono poi, numerose testimonianze di pazienti che sono comunque riusciti a contattare i propri cari grazie agli infermieri. C’è chi indicava lettere per mandare un SMS e chi invece ha fatto un ciao con la mano in video, per far sapere che stava resistendo. Pur impedendo ai cari di accedere alle strutture sanitarie, questo non ha impedito a loro di mettersi in contatto via telefono per sapere come sta procedendo.

Per rimuovere anche il timore delle tute di protezione e l’impossibilità di vedere il volto di chi ti cura, un giovane infermiere svolge il proprio lavoro con una foto ed il proprio nome sul petto. “Aiuta i pazienti malati a riconoscere chi li sta curando e ad avere un qualche senso di normalità” dice alla fine del suo turno. 

 

 

Infine, vi sono anche decine di casi positivi che però sono guariti nella comodità della propria casa. Pur presentando dei sintomi più lievi, essi raccontano di essere sempre stati in contatto con il proprio medico curante e di aver ricevuto anche visite dagli assistenti. Tutti raccomandano di rispettare la quarantena e di resistere quelle due settimane lontane dai parenti. “Anche se ero stanco, facevo videochiamate ogni giorno” dice Alessandro, ormai risultato negativo al tampone.