Coronavirus: l’utilizzo della geolocalizzazione, dei droni e del satellite per monitorare gli spostamenti

 

Del tutto singolare è anche l’utilizzo di droni, già autorizzato dall’Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile. Pur trattandosi di un metodo estremamente efficace, la sua applicazione riscontra alcune difficoltà e limitazioni. Le piccole telecamere volanti dovranno infatti essere acquistate direttamente dai comuni, che spesso non dispongono dei fondi necessari (il costo massimo di un drone può arrivare fino a 4000 euro).

 

 

Ancor di più, mancano le persone istruite per poterli comandare, non trattandosi di un giocattolo telecomandato. Il peso massimo consentito è di 25 kg e se l’autorizzazione ne prevede l’utilizzo solo da parte dei Comandi di Polizia, nulla impedisce che vi possa nascere una collaborazione con esperti privati.

 

Esemplare è il caso di Messina, in cui il sindaco Cateno De Luca effettua già controlli con l’utilizzo di droni. Al riscontro di un qualche minimo movimento infatti, questi strumenti cominciano a registrare e a scattare foto oltre che far partire un messaggio audio preregistrato. Si tratta di un avvertimento, con la voce del sindaco, che ricorda che si sta infrangendo l’ordinanza e che poi invita i trasgressori a tornare presso la propria abitazione.