L’esame di maturità ai tempi del Coronavirus

 

I professori si sono ingegnati creando presentazioni digitali e facendo interrogazioni in video chat. D’altro canto però, il web è pieno zeppo di video divertenti di studenti che mostrano modi per non seguire la lezione o leggere i libri quando devono superare una prova orale. Ecco perché sostenere un esame con migliaia di studenti alla volta risulta alquanto difficoltoso.

 

Le soluzioni prospettate infatti sono due:

  • Che l’esame si svolga sotto forma di colloqui, quindi con un’interrogazione orale su più materie anche online. 

  • Che gli istituti riaprano le porte prima del 18 maggio, un mese circa prima della prova. Cosi facendo la forma dell’esame rimane la medesima: due prove scritte e una orale con una commissione interna, tranne che per il Presidente.

 

 

Il tutto dipende quindi dalla possibilità o meno di tornare a scuola a maggio, situazione ancora non chiarita dal governo. Vista l’imprevedibilità del virus che ha colpito tutto il mondo, sembra più probabile l’applicazione della prima opzione, che riflette quella degli studenti delle università. È stata inoltre ormai sospeso l’obbligo per le scuole di sostenere 200 giorni di lezioni.

Ma mentre sono oltre 400mila i maturandi che dovrebbero sostenere l’esame di fine anno, la prova prevista per le scuole medie è già stata cancellata. In attesa che un provvedimento della MIUR venga al più presto firmato per chiarire la situazione, ci sembra che l’inclinazione del governo sia quella di rimandare per quanto possibile il ritorno alla normalità.

 

Visto il numero decrescenti di casi positivi, molti temono una seconda ondata qualora si tornasse troppo presto sui banchi di scuola. Quest’anno scolastico è sicuramente senza precedenti e siamo certi che avrà anche una fine alquanto unica. Sia che si decida per un esame di stato agevolato, che per uno in forma del tutto digitale, quel che conta è che tutti gli studenti italiani riescano ad ottenere un diploma.