Coronavirus e l’emergenza in Spagna

 

I pazienti non erano sufficientemente lontani uno dall’altra, mancano i bagni, gli spogliatori, senza parlare di medici o infermieri sufficienti per curare tutti. Oltre a Madrid, anche la Catalogna cerca di gestire oltre 4000 positivi, mentre il Paese Basco ne ha quasi 2000. 

Una delle notizie più tristi è la necessaria applicazione del triage, la decisione da parte dei medici a chi va il ventilatore. Questa valutazione effettuata in base al quadro clinico di ciascun paziente, vede spesso la decisione di curare qualcuno che è più giovane rispetto ad un anziano con patologie pregresse.

Nella speranza che questi giorni ci sia il picco e poi un crescente rallentamento, la Spagna sta cercando di gestire al meglio anche il gran numero di decessi. Sono stati effettuati0 dei funerali veloci in macchina, di soltanto 5 minuti, abbastanza da permettere a un prete di effettuare l’ultima preghiera. 

Le camere mortuarie sono ormai piene e vi è il bisogno di fare affidamento su due centri per il pattinaggio e sui loro impianti di raffreddamento, essenziali per mantenere le basse temperature delle salme. Ancor di più, sembra essere imminente anche un crollo economico, considerata la chiusura di tutte le attività non essenziali.

 

pedro sanchez

 

Pedro Sánchez ha previsto il blocco totale del paese, anticipando le ferie per tutti i lavoratori che stanno a casa. Anche li sono vietate le aggregazioni, la celebrazione di riti e sono state chiuse le scuole e gli atenei. Imposto persino il divieto di licenziamento durante questo periodo di crisi, essenziale per tenere alto il morale di un intero popolo che sta soffrendo.